I luoghi del cuore

Fourni

Fourni è un’isola speciale: bella perché autentica, vera perché difficilmente raggiungibile, selvaggia e umana allo stesso tempo. Qui, lontano dalle rotte turistiche e dagli itinerari consueti, il benvenuto allo straniero non è mai urlato ma sussurrato e proprio per questo più veramente disinteressato e sentito. E’ un’isola che vive più di pesca che di turismo, apparentemente ricca di ridossi di cui pochi però si rivelano sicuri e protetti.

Colline tondeggianti e una vegetazione bassa e odorosa da macchia mediterranea si alternano e si sovrappongono tra loro creando un’insieme di baie, fiordi e rifugi che la resero nell’antichità il nascondiglio perfetto per i pirati. L’antico nome dell’isola, Korseon, vuol dire appunto “Corsaro”.

Il porto dell’isola col suo villaggio di Korseon che si raggiunge dopo un passaggio nello stretto e sventagliato canale con l’isola di Diaphori, è accogliente, vivace e operoso. Le poche barche che trovano ormeggiotra i numerosi pescherecci sono ospiti sempre graditi di una realtà molto poco turistica ma molto operosa e allegra. Il villaggio che si snoda dietro al porto offre buone taverne nei vicoli e sul lungomare.

Da non perdere anche gli ancoraggi sulla costa orientale di Thimaina, l’sola più a ovest delle Fournides e anche la tranquilla baia di Kambì poche miglia a sud di Korseon o quella di Vlichada sulla costa meridionale di Fourni.

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